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Non è sempre la stessa cosa essere un brav’uomo e un bravo cittadino.
(Aristotele)

 

Siamo uomini o caporali?” diceva una simpatica battuta di Antonio De Curtis, in arte Totò.

Già…ad un certo punto della nostra vita, se per qualche motivo non lo abbiamo fatto prima, ci toccherà scegliere da che parte stare. Se esercitare o meno la nostra cittadinanza.

Ma che vuol dire esercitare la cittadinanza?

Abbiamo provato dare delle risposte durante il percorso PON 10.3.1A “Uomini e cittadini” realizzato all’interno della Casa Circondariale di Bari, per complessive 30 ore, dal 20 febbraio al 7 marzo 2023.

Il solido punto di partenza è stata la convinzione che “Trasformare i sudditi in cittadini è miracolo che solo la scuola può compiere” (Piero Calamandrei): ancora una volta la scuola è (e deve essere) motore per la costruzione di una cittadinanza democratica, consapevole e fedele alla Costituzione.

Partendo dai pilastri della cittadinanza e da alcune parole chiave (legalità, dignità, collettività, bene comune, solidarietà, partecipazione democratica) i ristretti coinvolti si sono confrontati sul significato di cittadinanza attiva definendo alcuni comportamenti, semplici ma efficaci, per essere cittadini nella vita quotidiana.

Il percorso ha, poi, messo al centro del confronto e dell’approfondimento i pilastri della Costituzione Italiana e il concetto di cittadinanza europea.

Il messaggio di fine anno agli italiani del Presidente Pertini nel 1978 sembra oggi così attuale: “Io sono orgoglioso di essere cittadino italiano, ma mi sento anche cittadino del mondo, sicché quando un uomo in un angolo della terra lotta per la sua libertà ed è perseguitato perché vuole restare un uomo libero, io sono al suo fianco con tutta la mia solidarietà di cittadino del mondo” ed è stato uno stimolo interessante di discussione.

Abbiamo concluso il modulo affrontando due temi “caldi” dell’attualità: l’evasione fiscale e la lotta alle mafie.

Tutti i partecipanti hanno partecipato con assiduità e coinvolgimento alle attività proposte, condividendo esperienze personali e confrontandosi sugli aspetti pratici dei concetti presentati.

Al termine di questa appassionata full immersion nei concetti fondamentali per la nostra vita di uomini e cittadini, potrei serenamente affermare che il tanto a me caro don Milani sarebbe certamente soddisfatto: anche se è solo un mattone, non smettiamo mai di costruire un mondo più giusto. Con impegno e determinazione. E con una certa ostinazione…

 

Mariangela Taccogna

 

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